Illegittima la cartella senza indicazione del tasso e del metodo di calcolo degli interessi


Con la sentenza n. 24933/2016, la Corte di Cassazione è nuovamente tornata ad affrontare la questione della legittimità delle cartelle di pagamento che riportano gli interessi dovuti solo nel totale, senza specificare il tasso ed il metodo di calcolo applicato.

Sostiene la Suprema Corte che "la cartella esattoriale, quando essa non sia stata preceduta da un avviso di accertamento, deve essere motivata in modo congruo, sufficiente ed intellegibile, tale obbligo derivando dai principi di carattere generale indicati, per ogni provvedimento amministrativo, dall'art. 3 della legge n. 241 del 1990, e recepiti, per la materia tributaria, dall'art. 7 della legge n. 212 del 2000 (Cass. n. 26330 del 16/12/2009 ). Nel caso che occupa, mancando l'indicazione del tasso e del metodo di calcolo, i contribuenti non sono stati posti nella condizione di controllare la correttezza del calcolo degli interessi operato dall'agenzia sulla base della somma dovuta a titolo di imposta di successione".